Viaggio nel misterioso Egitto è il titolo di un progetto culturale che vede riunite diverse città italiane attorno al tema delle piramidi egizie e della grandiosa civiltà che si sviluppò millenni or sono lungo l’assolata valle del Nilo. Promosso dall’Associazione Archeosofica, con il patrocinio dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto a Roma, nonché dei Comuni e/o Consigli Regionali delle città coinvolte, il progetto consiste in un ciclo di tre conferenze, alla scoperta di quelle misteriose montagne geometriche di granito e dei più antichi santuari egizi.
Le tre conferenze, ad ingresso libero, spazieranno su alcune tra le tematiche che da sempre hanno incuriosito le menti degli studiosi più esigenti, ancora incerti sul come sia stato possibile, in un’epoca a cavallo tra la preistoria e la storia, erigere costruzioni di tale imponenza e così perfette dal punto di vista architettonico, matematico, astronomico. Che la si osservi attraverso il simbolismo numerico delle piramidi, la ricchezza dei geroglifici scolpiti a partire dalla V Dinastia, o ancora attraverso le rappresentazioni della volta celeste giunte fino ai nostri giorni, l’antica civiltà egizia rivelerà la sua profonda credenza religiosa, sposata ad una conoscenza filosofica e scientifica ineguagliata. L’itinerario proposto mostrerà in questa maestosa terra di Faraoni un colossale monumento di entusiasmo sapienziale, da ammirare nelle sue immense necropoli, nella sua enigmatica Sfinge, nei colossali templi di Luxor, Tebe, Eliopoli, in qualsiasi traccia sia rimasta dell’architettura che fu appositamente innalzata per celebrare il Dio-Sole Ra.
Il programma in calendario sulla città di Parma in occasione di Parma capitale italiana della Cultura 2020, presso l’Auditorium Toscanini in via Cuneo 3 alle ore 17.00 è il seguente:
8 Febbraio – I CARTIGLI REALI E IL MISTERO DELLE PIRAMIDI Relatrice: S.Castrini.
15 Febbraio – IL SIMBOLISMO GEOMETRICO DELLA GRANDE PIRAMIDE Relatore: F.Boselli.
22 Febbraio – I SEGRETI DELL’ ANTICO EGITTO Relatore: G. De Martino.
Il ciclo di conferenze ad ingresso libero tenute da un’equipe di appassionati studiosi e ricercatori, vede coinvolte le città di Torino , Asti, Casale Monferrato, Genova, Mantova, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Savona, Roma in un tour itinerante dal 7 febbraio 2020 al 16 giugno 2020.
Per qualsiasi informazione, sono disponibili il sito: www.viaggionelmisteriosoegitto.it e la pagina facebook
Viaggio nel Misterioso Egitto.
L’Ordine dei Templari, il cui nome per esteso fu “Ordine dei poveri Cavalieri di Cristo del Tempio di Salomone”, nei suoi due secoli di storia dal 1118 al 1314, non solo ebbe un’incredibile espansione e diffusione, tanto da diventare una delle organizzazioni spirituali, militari ed economiche più potenti dell’epoca, ma irraggiò anche una notevole influenza sulla cultura, sull’arte e ovviamente sull’economia di quel periodo storico, portando in Europa una “nuova ventata di rinascita” in ogni campo dello scibile.
2 Ottobre 2015
Jacques de Molay e la fine dell’Ordine dei Templari
in Sala Pietro da Cortona
Musei Capitolini in Campidoglio
Roma
inoltre la partecipazione dell’ on. Daniela Tiburzi
(estratto dal discorso introduttivo dell’on. Daniela Tiburzi)
“L’Ordine Templare ha origine in seno ad una delle più grandi crisi socio – politico – spirituali che l’Europa, per come la chiamiamo noi oggi, abbia mai conosciuto. Ancora più dura, se così si può dire, di quello odierna. In quel periodo di recessione il movimento Templare ha dato impulso alla riscoperta dei valori spirituali, e da questi valori spirituali venne, come a cascata, tutto il resto. Infatti, lo spirito Templare, che tanto ancora oggi affascina per il suo candore come anche per la sua enigmatica natura, vide in uno dei personaggi chiave del XII secolo, San Bernardo di Chiaravalle (definito la “Luce della cristianità”, colui che guida Dante nei Cieli del Paradiso) il suo creatore e animatore, e in Ugo di Payns, primo Gran Maestro templare, il suo propugnatore.
Sorto all’inizio del XII secolo per la difesa dei luoghi santi e per la protezione dei pellegrini in viaggio verso il Santo Sepolcro, l’Ordine Templare riunì i più valenti e nobili cavalieri dell’epoca, realizzando la sintesi del guerriero-sacerdote in combattimento per l’affermazione della fede e dei più alti ideali eroici.
Il duplice e contraddittorio aspetto di religioso e combattente, di monaco e guerriero, trova nel modello del cavaliere templare una reale, ma quasi inconcepibile per noi oggi, conciliazione degli opposti.
Nel 2014 è ricorso il settecentenario del rogo di Jacques De Molay, ultimo Gran Maestro dell’Ordine del Tempio. Infatti Il 18 Marzo 1314 con il sacrificio del Maestro e del suo fedele fratello nella fede, il precettore di Normandia Geoffrey de Charney, si concluse l’epopea dell’Ordine monastico e cavalleresco dei Templari, difensori della Terrasanta, che per due secoli furono tra gli artefici della rinascita della cultura spirituale dell’Occidente, anche grazie ai fecondi contatti con le chiese cristiane d’Oriente e con il mondo islamico.
Le inique vicende del processo, l’operato dell’Inquisizione, ispirata dal Re di Francia, la complice ignavia del Pontefice Clemente V, i roghi e le torture a cui furono brutalmente sottoposti i Templari, accusati falsamente delle più terribili nefandezze, ispirarono sdegno e costernazione già fra i contemporanei della vicenda come Dante e Boccaccio.
Oggi nuovi studi permettono di ricostruire con maggiore precisione le cause, i moventi e i comportamenti dei protagonisti di quei drammatici avvenimenti, ancora ben presenti nella memoria dell’Europa, nonché di illustrare alcuni aspetti meno conosciuti delle dinamiche culturali del tempo, tramite l’approfondimento di alcuni aspetti della poesia e dell’arte, in rapporto all’Ordine templare.
Ci illustrerà queste vicende Alessandro Mazzucchelli, storico dell’arte medievale, specialista della pittura pregiottesca italiana ed europea, che dal 1985 si è dedicato con intensità allo studio dell’architettura e della storia dei Templari, tenendo conferenze ad Aosta (Biblioteca Comunale), Casale Monferrato (Biblioteca Comunale), Genova (Chiesa di San Carlo Borromeo), Milano, Bologna (Sala Comunale di S. Stefano), Ravenna (Istituto di Antichità ravennati e bizantine, Università di Bologna), Trieste, Massa (Castello Malaspina), Livorno (Fortezza medicea), Lucca (Palazzo Pfanner), Firenze (Biblioteca delle Oblate, Salone dei Dugento in Palazzo Vecchio),Spoleto (Sala Comunale), Grosseto (Fortezza), Monzòn (Spagna, Castello dei Templari)e in diverse altre città italiane ed europee.
Ha organizzato viaggi di studi medievali in Spagna, Portogallo, Francia, Scozia, Inghilterra e Irlanda.
Dal 2008 dirige la Sezione fiorentina dell’Associazione Archeosofica.”
Il 22 gennaio 2015 presso la Protomoteca del Campidoglio, organizzato da Roma Capitale in collaborazione con l’Associazione Archeosofica, si è tenuto un incontro dedicato aiTemplari in Battaglia: tema evidentemente ricco di fascino visto che, a 700 anni dalla scomparsa dell’Ordine del Tempio, le vicende e le imprese di questi Cavalieri suscitano ancora tanto interesse, sia da parte degli studiosi che del grande pubblico.
L‘Ordine dei Templari, in origine: “Ordine dei poveri Cavalieri di Cristo del Tempio di Salomone”, nei suoi due secoli di storia dal 1118 al 1314, non solo ebbe un’incredibile espansione e diffusione, tanto da diventare l’organizzazione spirituale, militare ed economica più potente dell’epoca, ma anche una rigogliosa influenza sulla cultura, sull’arte e ovviamente sull’economia di quel periodo storico, portando in Europa una “nuova ventata di rinascita” in ogni campo dello scibile.
Eppure quest’Ordine ha origine in seno ad una delle più grandi crisi socio-politico-spirituali che l’Europa, per come la chiamiamo noi oggi, abbia mai conosciuto. Ancora più dura, se così si può dire, di quello odierna. In quel periodo di recessione il movimento Templare ha, prima di tutto, ridato impulso alla riscoperta dei valori spirituali; poi da questi valori spirituali venne, come a cascata, tutto il resto.
Infatti, lo spirito Templare, che tanto ancora oggi affascina per il suo candore come anche per la sua enigmatica natura, vede in San Bernardo di Chiaravalle (definito la “Luce della cristianità”) il suo creatore e animatore, e in Ugo di Payns, primo Gran Maestro templare, il suo propugnatore. Sorto all’inizio del XII secolo per la difesa dei luoghi santi e per la protezione dei pellegrini in viaggio verso il Santo Sepolcro, l’Ordine Templare non solo riunì i più valenti e nobili cavalieri dell’epoca, ma tutti gli individui dotati di nobiltà interiore, senso dell’onore e coraggio, realizzando la sintesi del guerriero-sacerdote in combattimento per l’affermazione della fede e dei più alti ideali eroici. Il duplice e contraddittorio aspetto di religioso e combattente, di monaco e guerriero, trova nel modello del cavaliere templare una reale, ma quasi inconcepibile per noi oggi, conciliazione degli opposti.
Relatori: Sara Castrini e Gianluca De Martino dell’Associazione Archeosofica.
inoltre la partecipazione dell’ on. Daniela Tiburzi
Martedì 6 Maggio 2014 alle ore 21, con la conferenza di Simonetta Cerrini che presenta il suo libro “L’Apocalisse dei Templari”, inizia un ciclo di incontri ad ingresso libero, presso la sala conferenze della Biblioteca delle Oblate, organizzato dall’Associazione Archeosofica in collaborazione con la Commissione Consiliare Cultura e il Patrocinio del Comune di Firenze. Un’iniziativa articolata con lo scopo di illustrare e divulgare le ultime ricerche storiche, filologiche e archeologiche relative all’Ordine Templare, in occasione del settecentenario della morte sul rogo di Jacques de Molay (1314), ultimo Gran Maestro dell’Ordine del Tempio ….
Il 18 Marzo 1314 con il sacrificio del Maestro e del suo fedele fratello nella fede, il precettore di Normandia Geoffrey de Charney, si concluse l’epopea dell’Ordine monastico e cavalleresco dei Templari, difensori della Terrasanta, che per due secoli furono tra gli artefici della rinascita della cultura spirituale dell’Occidente, anche grazie ai fecondi contatti con le chiese cristiane d’Oriente e con il mondo islamico. Le inique vicende del processo, l’operato dell’Inquisizione, ispirata dal Re di Francia, la complice ignavia del Pontefice Clemente V, i roghi e le torture a cui furono brutalmente sottoposti i Templari, accusati falsamente delle più terribili nefandezze, ispirarono sdegno e costernazione già fra i contemporanei della vicenda come Dante e Boccaccio. Oggi nuovi studi permettono di ricostruire con maggiore precisione le cause, i moventi e i comportamenti dei protagonisti di quei drammatici avvenimenti, ancora ben presenti nella memoria dell’Europa, nonché di illustrare alcuni lati meno conosciuti delle dinamiche culturali del tempo, tramite l’approfondimento di diversi aspetti della poesia e dell’arte, in rapporto all’Ordine Templare.
Alcuni momenti della serata di Martedì 6 Maggio con la conferenza di Simonetta Cerrini su “L’Apocalisse dei Templari” alla Biblioteca delle Oblate, preceduta dagli interventi di Alessandro Mazzucchelli dell’Associazione Archeosofica e Leonardo Bieber, Presidente della Commisione Cultura del Consiglio Comunale di Firenze.
Giovedi 15 maggio, ore 21, presso la biblioteca Lazzerini, si inaugura con l’incontro dal titolo “Graal: Graal, storia, simboli e miti” un dibattito su cui si confronteranno Francesco Zambon: filologo e storico, Università di Trento; Gianluca De Martino: teologo; Luisa del Campana: artista; Massimiliano Galastri: psicologo-esperto di simbolismo; per analizzare insieme, sotto le molteplici sfaccettature offerte dalle varie discipline di afferenza, il mito e la realtà del Santo Graal.
E’ una delle parole che più attraggono l’attenzione dei lettori di ogni età: in secoli di storia il Graal sembra non aver perso nulla della sua antica potenza. Anzi. Ma cos’è veramente il Santo Graal? Cosa rappresenta e cosa nascondono i suoi “segreti”? Cosa celano i suoi simboli e come mai continuano a polarizzare l’attenzione di curiosi, studiosi ed esperti dell’età contemporanea? Le sue tracce storiche, come le teorie, si perdono nel tempo e nella fantasia, a cominciare dai romanzi della “Tavola Rotonda” e le leggende dei cicli cavallereschi. Non sono mancati quindi momenti di grande interesse letterario e spirituale, studi accademici, esami di testi antichi, che hanno acceso delle discussioni senza definire una volta per tutte e in termini precisi l’essenza di questo mitico e inafferrabile “Graal”. A sondare questo mistero antico duemila anni, l’Associazione Archeosofica di Prato – con il patrocinio del Comune di Prato – propone una “Tavola rotonda” in Biblioteca che si svilupperà in un ciclo di tre incontri ad ingresso libero, alla presenza di esperti di varie discipline. Dall’analisi del simbolismo graalico fino al libro “Esperienza misterica del Santo Graal” di Tommaso Palamidessi, gli incontri offriranno a tutti un’occasione per ripercorrere insieme una vicenda colma di misteri, tra mito e realtà. Programma Giovedì 15 maggio, ore 21 Graal: Storia, simboli e arte Intervengono: Francesco Zambon, filologo (Università di Trento) Massimiliano Galastri, psicologo Gianluca De Martino, teologo Luisa del Campana, artista Giovedì 22 maggio, ore 21 Ciclo cavalleresco e la cerca del Graal Interviene: Massimiliano Galastri, psicologo Giovedì 29 maggio, ore 21 Esperienza misterica del Santo Graal Interviene: Daniele Corradetti, autore
Alla Tavola Rotonda sul Santo Graal si sono confrontati: Francesco Zambon: filologo e storico, Università di Trento; Gianluca De Martino: teologo; Luisa del Campana: artista; Massimiliano Galastri: psicologo-esperto di simbolismo; E’ intervenuto il responsabile della Biblioteca F.Neri. Fotografie di Marco Zamperini e del suo staff.