Giovedi 15 maggio, ore 21, presso la biblioteca Lazzerini, si inaugura con l’incontro dal titolo “Graal: Graal, storia, simboli e miti” un dibattito su cui si confronteranno Francesco Zambon: filologo e storico, Università di Trento; Gianluca De Martino: teologo; Luisa del Campana: artista; Massimiliano Galastri: psicologo-esperto di simbolismo; per analizzare insieme, sotto le molteplici sfaccettature offerte dalle varie discipline di afferenza, il mito e la realtà del Santo Graal.
E’ una delle parole che più attraggono l’attenzione dei lettori di ogni età: in secoli di storia il Graal sembra non aver perso nulla della sua antica potenza. Anzi. Ma cos’è veramente il Santo Graal? Cosa rappresenta e cosa nascondono i suoi “segreti”? Cosa celano i suoi simboli e come mai continuano a polarizzare l’attenzione di curiosi, studiosi ed esperti dell’età contemporanea? Le sue tracce storiche, come le teorie, si perdono nel tempo e nella fantasia, a cominciare dai romanzi della “Tavola Rotonda” e le leggende dei cicli cavallereschi. Non sono mancati quindi momenti di grande interesse letterario e spirituale, studi accademici, esami di testi antichi, che hanno acceso delle discussioni senza definire una volta per tutte e in termini precisi l’essenza di questo mitico e inafferrabile “Graal”. A sondare questo mistero antico duemila anni, l’Associazione Archeosofica di Prato – con il patrocinio del Comune di Prato – propone una “Tavola rotonda” in Biblioteca che si svilupperà in un ciclo di tre incontri ad ingresso libero, alla presenza di esperti di varie discipline. Dall’analisi del simbolismo graalico fino al libro “Esperienza misterica del Santo Graal” di Tommaso Palamidessi, gli incontri offriranno a tutti un’occasione per ripercorrere insieme una vicenda colma di misteri, tra mito e realtà. Programma Giovedì 15 maggio, ore 21 Graal: Storia, simboli e arte Intervengono: Francesco Zambon, filologo (Università di Trento) Massimiliano Galastri, psicologo Gianluca De Martino, teologo Luisa del Campana, artista Giovedì 22 maggio, ore 21 Ciclo cavalleresco e la cerca del Graal Interviene: Massimiliano Galastri, psicologo Giovedì 29 maggio, ore 21 Esperienza misterica del Santo Graal Interviene: Daniele Corradetti, autore
Alla Tavola Rotonda sul Santo Graal si sono confrontati: Francesco Zambon: filologo e storico, Università di Trento; Gianluca De Martino: teologo; Luisa del Campana: artista; Massimiliano Galastri: psicologo-esperto di simbolismo; E’ intervenuto il responsabile della Biblioteca F.Neri. Fotografie di Marco Zamperini e del suo staff.
Sabato 8 Settembre alle ore 16,00 all’interno della Fortezza del Priamar, l’esposizione artistica-multimediale “EGITTO, ARTE&MISTERO” realizzata dall’Associazione Archeosofica, Sezione di Savona, con il Patrocinio del Comune di Savona.
Alessandro Benassai, presidente dell’Associazione Archeosofica, ha fatto interessanti scoperte sul simbolismo numerico e geometrico delle grandi piramidi. Studiando le grandi piramidi della Piana di Giza e di Dashur, è giunto a determinare con esattezza le proporzioni numeriche e geometriche del modulo di base con il quale gli antichi costruttori edificarono le piramidi.
Da queste ricerche risulta che il modello costruttivo dei famosi colossi egizi fu concepito in base ad una conoscenza matematica, geometrica e astronomica strettamente correlata al simbolismo mistico che faceva parte della conoscenza segreta di quell’antico popolo.
Date della Mostra: da Sabato 8 Settembre a Domenica 23 Settembre
Orari della mostra: dalle ore 10.30 alle ore 22.30
INGRESSO LIBERO
Nel corso della Mostra sono previste inoltre le seguenti conferenze a tema che si terranno all’interno della Sala della Sibilla
Sabato 15 Settembre, ore 17,00
”Le origini divine della regalità: il faraone”
Relatore: Gianluca De Martino
Domenica 23 Settembre, ore 17,00
”Il Simbolismo numerico della Piramidi”
Relatore: Daniele Corradetti.
Rinnovando la collaborazione al fotografo Paolo Renier, gli amici dell’Associazione Archeosofica hanno dato il loro sostegno all’iniziativa “Il Tempio di Osiride Svelato” con due conferenze dedicate alle origini divine della regalità e all’astronomia egiziana.
“IL TEMPIO è il luogo in cui sorge la Divina presenza. Idealmente è il simbolo del Cosmo perfetto il cui cuore è l’Uomo, allo stesso tempo è il simbolo dell’Uomo perfetto nel cui cuore è Dio”. Questi sono alcuni dei temi centrali del simbolismo mistico e architettonico medievale, che devono essere tenuti sempre presenti nello studio delle cattedrali. In tal senso siamo lieti di annunciare, in collaborazione con il Comune di Pisa e in occasione del Capodanno Pisano, l’inaugurazione della nuova mostra documentaria dell’Associazione Archeosofica dal titolo: “Il Tempio Gotico, simbolismo e armonie geometriche delle Cattedrali”
Il tempio gotico.
Simbolismo e armonie geometriche delle Cattedrali
mostra documentaria
dal 21 Marzo al 03 Aprile
abbazia di San Zeno, Pisa
All’epoca dell’edificazione delle cattedrali la strutturazione e la consacrazione del luogo di culto non avevano nulla di arbitrario, ma erano oggetto di una speciale attenzione che si sviluppava in un ricco e articolato simbolismo che risulta essere cruciale per comprendere lo spirito e il senso di queste costruzioni. Nel tempio gotico infatti, gli oggetti e le armonie del tempio terrestre simboleggiano le intelligenze e le forze presenti nel tempio celeste, riproducendone l’ordine archetipico ed indicando all’anima quelle potenze e virtù che essa deve acquisire per celebrare la gloria di Dio.Di fatto nelle cattedrali gotiche il motivo archittetonico non è esclusivamente strutturale od estetico, in quanto è principalmente indirizzato a realizzare ed esprimere l’accordo fra la dimensione terrestre, orizzontale o umana e quella celeste, verticale o divina, ossia la sintonia fra il tempio terrestre e quello celeste. Successivamente questa precisa intenzione e volontà, si esplica secondo precise e inappellabili leggi geometriche e musicali che organizzano la struttura del tempio terrestre, di modo da riflettere su scala microcosmica le leggi e i rapporti del tempio celeste.
La volontà e l’abilità costruttiva del Maestro d’Opera, mettono in atto un procedimento che si sviluppa in una sorta di logico reticolo cristallino, composto da forze in un perfetto equilibrio dinamico. Il processo permette l’abbandono e lo svuotamento dei continui muri del romanico e delle pareti portanti ormai accessorie, autorizzando l’aprirsi di finestre colorate e trasfigurate dalla luce del sole, luce che si fa simbolo della presenza di Dio e che diventa l’emblema principale dell’architettura gotica. Tutti gli elementi del Tempio Gotico, dai costoloni delle volte ogivali agli archi a sesto acuto, dagli archi rampanti ai contrafforti e pinnacoli, tutti svolgono una razionale e severa funzione strutturale, organizzando e proporzionando pesi e spinte concentrandoli in punti essenziali. Tutto appare ricoprire una funzione vitale, tanto da far dire a uno dei maggiori estimatori di questo stile quale Viollet le Duc che «nell’arte gotica non esiste forma architettonica che sia fondata sulla fantasia». Il Tempio Gotico poggiandosi alla potenza e alla capacità simbolica delle forme geometriche, realizza un sistema costruttivo estremamente dinamico, versatile e strutturato dal punto di vista prettamente tecnico, ma allo stesso tempo profondamente articolato dal punto di vista teologico, richiamando simbolicamente le forze del Tempio Celeste e assimilandole nella costruzione terrestre.
In occasione dell’Anno dell’Astronomia e del II Festival della Scienza “INSEGUI LA TUA STELLA” al Parco le Serre di Grugliasco, l’Associazione Archeosofica è lieta di partecipare con due interventi dedicati alla storia dell’Astronomia. Riscoprire le meraviglie del cielo notturno. Il cielo stellato è oggi sempre più al centro dell’attenzione della scienza. L’uomo fin dai tempi più remoti ha rivolto il suo sguardo alla volta celeste. L’obiettivo del laboratorio, attraverso la proiezione di un filmato, è riproporre un viaggio nella storia di questa scienza che ha affascinato matematici, scienziati, filosofi e religiosi di tutti i tempi.
Nell’ambito del II° Festival della Scienza “INSEGUI LA TUA STELLA” l’Associazione Archeosofica presenta: