Comunicato stampa
Scriviamo a nome dell’Associazione Archeosofica per prendere una posizione in riferimento agli articoli apparsi su alcuni quotidiani provinciali.
Giova preliminarmente riportare alcuni tra gli scopi ed obiettivi che lo statuto della nostra associazione contiene: “Incoraggiare lo studio comparato delle filosofie e delle religioni e le finalità etico-morali della vita; ridestare il senso di responsabilità che la cultura impone a ogni individuo libero e di sani principi, e porre rimedio contro tutto ciò che nega la dignità e la libertà dei valori spirituali, per la difesa stessa del sapere e della civiltà; elevare in ogni modo il livello della cultura in ogni campo dello scibile a fine esclusivamente di bene umanitario. L’Associazione tiene vivi fra i soci l’amore della Patria ed il senso dell’onore e del dovere in ogni atto della vita privata o pubblica. L’Associazione è apartitica, apolitica e indipendente”. Lo statuto è consultabile integralmente sulla pagina internet dell’associazione ed è stato redatto dal fondatore dell’associazione Tommaso Palamidessi agli inizi degli anni settanta. Chiunque si associ aderisce agli scopi statutari che richiamano valori quali libertà, rispetto, senso della responsabilità, dell’onore, l’amore per la patria e la volontà per un miglioramento interiore ed esteriore dell’uomo e della donna anche attraverso pratiche ascetiche.
I fini e gli scopi sono dunque chiari ed evidenti, così come gli insegnamenti di Palamidessi contenuti nei quaderni di archeosofia acquisibili dai soci. Nessun tipo di contenuto è settario. L’adesione all’associazione è libera e prevede il pagamento di una quota associativa; altrettanto libero è il recesso che può avvenire in qualunque momento. I nostri soci sono persone di entrambi i sessi e di ogni età celibi, nubili, coniugati con famiglia, di ogni estrazione sociale e culturale, di qualsiasi indirizzo sessuale, nessuna discriminazione; insomma la porta dell’associazione è aperta a tutti sia in entrata, sia in uscita secondo il principio libertario.
Coloro che iniziano e/o cessano di partecipare alle attività associative non hanno mai avuto pressioni da nessuno né tantomeno manipolazioni. All’associazione aderiscono cittadini liberi, padri e madri di famiglia, professionisti, lavoratori seri ed onesti, appassionati a tematiche spirituali sottese al miglioramento di se stessi, insomma studiosi di archeosofia.
Il dizionario della lingua italiana “Devoto-Oli” spiega che “archeosofia” è la “conoscenza o saggezza integrale e primigenia”. Quindi archeosofica è, appunto, una scuola e un centro di diffusione culturale, che opera pacificamente e apertamente attraverso le proprie sedi attive in diverse città per diffondere l’archeosofia.
L’esistenza dell’Ordine Iniziatico Loto Croce non è segreta come parrebbero invece voler insinuare gli articoli in questione. Dell’Ordine Loto+Croce parlano numerosi libri di Storia dell’Esoterismo Cristiano, oltre a decine di conferenze trascritte e accessibili a tutti nelle sedi di Archeosofia. Infine uno dei quaderni (il numero 3) della collana archeosofica si intitola “gli scopi dell’Ordine Iniziatico Loto+Croce”: in esso vengono esplicati gli scopi ed il funzionamento dello stesso. Da tale scritto si comprende che l’ordine è composto di 12 gradi; sono altresì consultabili i vari testi in assoluta trasparenza: ciò dimostra che l’Ordine non è segreto.
Negli scritti giornalistici si utilizzano frasi, simboli (foto), interpolati da giudizi arbitrari, laddove invece simboli e ritualistica sono ad appannaggio e fanno parte della Tradizione Occidentale, conosciuta da molti studiosi.
In una conferenza del 25.4.1971 tenuta a Prato alla Diocesi innanzi a vari esponenti del clero Tommaso Palamidessi, fondatore dell’Archeosofia, dice fra l’altro: “Avendo noi degli elementi esoterici, c’è della confusione. Invece noi non abbiamo niente a che fare con le scienze occulte. Noi siamo dei cristiani esoterici e c’è una bella differenza, è molto grande la differenza.” La nostra associazione è aperta al dialogo con tutte le fedi religiose, sebbene riconosca come unico Maestro ed esempio il Cristo.
Siamo dispiaciuti che qualche ex socio si sia accanito contro la nostra organizzazione e contro il proprio presidente; già in passato Palamidessi aveva subito attacchi dimostratisi poi infondati.
Nessuno è mai stato costretto a partecipare alle attività dell’associazione sia pubbliche che private.
I contributi corrisposti riguardano le attività sociali a titolo di quote associative ed eventuali rimborsi.
Le accuse di manipolazioni risultano, peraltro, diffamanti e svilenti nei confronti delle centinaia di soci dell’associazione che si compongono, oltre che di cittadini appartenenti ad ogni classe sociale, anche di liberi professionisti, commercialisti, avvocati, ingegneri, militari, dirigenti, magistrati ecc, tutti soggetti e cittadini liberi di autodeterminarsi nelle loro scelte personali.
Evitando polemiche su chi è rimasto scontento della nostra associazione e focalizzandoci su dati oggettivi c’è da evidenziare i seguenti numeri: su centinaia di associati chi accusa l’associazione, i suoi soci ed il suo presidente sono tre ex socie anonime, menzionate sul libro, oltre ad altri pochi sedicenti ex-soci (di cui non abbiamo nessun nome) che hanno telefonato in redazione.
Le proporzioni parlano da sole e non c’è bisogno di commentarle ma solo di vagliarle con spirito critico ed oggettivo.
Rimaniamo fiduciosi nel corso della giustizia e nella intelligenza delle persone.
Pistoia 19.11.2018